Iniziò tutto da qui..., ... La passione per il calcio...

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Faithful
view post Posted on 11/9/2016, 23:13     +1   -1




Il profumo dell'erba, l'adrenalina al gonfiarsi della rete, la curiosità nell'apprendere tutto quello che c'è nel "dietro le quinte" di una partita di calcio. Perché una partita di calcio non è mai solo una partita di calcio,e questo l'ho imparato fin da piccola da chi mi ha trasmesso questa passione per questo sport. Tutto il lavoro, tutto il sacrificio, e anche i valori che ci sono dietro. Sono cose che non avranno mai più lo stesso sapore di prima. La stessa bellezza.
So esattamente come ho iniziato ad amare questo sport: l'ho amato perché era la vita di mio padre, era tutto quello per cui lui si era sempre sacrificato e tutto quello in cui credeva. Il calcio come scuola di vita: passione, amore, sacrificio e dedizione. Amavo andare a vedere le sue partite la domenica, e poi alla fine entrare negli spogliatoi per vedere da vicino quel suo mondo. Adoravo sentirlo spiegarmi cos'è un fuorigioco,o qualsiasi altra cosa non sapessi. Amavo guardare le partite di calcio con lui, e commentarle insieme. Alla fine di tutto imparavo sempre qualcosa. Penso che darei metà della mia vita per poter almeno un'altra volta sedermi sul divano con lui e commentare insieme una giornata di Serie A. Sentirlo prendermi in giro per Spalletti, o perché la Roma non ce la fa. Oppure chiedergli cosa ne pensa di quel calciatore, piuttosto che di quell'altro.
Ho amato il calcio da subito perché il calcio era una parte importante di papà,e lui è stato il grande amore della mia vita. E, anzi,lo sarà per sempre.
E anche se adesso vedere una partita di calcio fa tremendamente male, e lascia la sensazione che manchi sempre qualcosa,mi accorgo sempre più che questo sport fa parte di me e che le cose che ami non le devi allontanare, ma le devi coltivare.
 
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view post Posted on 13/9/2016, 12:58     +1   -1
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Non sapevo che tuo padre facesse parte del mondo del calcio, ora si spiega perché rispetto alle altre donne mediamente ne capisci parecchio.
Intervento toccante, si sente proprio la passione che ti ha trasmesso e quanto ti manchi ora quel rapporto speciale.

Le origini del mio interismo invece sono piuttosto banali, fino a 8-9 anni mi piaceva più giocare a calcio che seguirlo, anche se già ero tifoso nerazzurro per via ereditaria.
Poi, dopo il mondiale messicano, seppi dell'arrivo del grande Giovanni Trapattoni e pensai che avremmo sbaragliato la concorrenza..così decisi di iniziare a seguire il calcio serio ma la prima perdemmo ad Empoli ed iniziai ad intuire che le cose sarebbero state meno semplici del (mio personalissimo) previsto.
Il resto lo fece l'esordio a San Siro, l'anno dopo, con l'Avellino (1-1 naturalmente, dopo un'annata deludente).
Era il preludio all'Inter dei record, con la seconda apparizione al tempio del calcio (Inter Lecce 2-0) ed un CR 12enne bimbominkia entusiasta e convinto, stavolta veramente, che da lì in poi sarebbero stati anni di giubilo.
Naturalmente venni smentito ancora, ma la mia passione per l'Inter era ormai alle stelle, anche perché iniziava a delinearsi un mio tipico tratto caratteriale: le cose facili e scontate mi divertivano poco, un minimo sindacale di sofferenza era il sale del calcio e della vita.
 
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Faithful
view post Posted on 3/10/2016, 16:33     +1   -1




Sì, papà giocava da professionista, lo ha fatto come lavoro fino a quando non ha dovuto smettere. era molto bravo, forse ciò che l'ha sempre penalizzato è che era uno che non accettava compromessi, e diceva tutto quello che pensava. Un po' troppo rigido nelle sue posizioni forse, quando prese il tesserino da allenatore prese il punteggio massimo e lo selezionarono per andare a Coverciano e fare il corso per diventare allenatore professionista, e lui rifiutò perché non voleva rischiare di arrivare più in alto da allenatore che da giocatore.
Comunque, è anche per questo che prendo spesso le parti dei giocatori, quando spesso la gente banalizza parlando di privilegi, oppure dicendo che sono stupidi perché vivono correndo dietro a una palla. In realtà arrivare a vivere di calcio è un privilegio, ma dietro ci sono anni di sacrifici, passione ecc. Cose che la gente spesso non vede, perché vede solo la copertina d'oro.
Io comunque devo dire che nell'ultimo periodo sono rimasta piacevolmente colpita dall'ambiente calcio. Non pensavo, considerando la deriva degli ultimi anni, ma in questo brutto periodo, da quando papà se n'è andato, abbiamo ricevuto un sacco di testimonianze d'affetto dalle sue ex squadre, nonostante siano passati tantissimi anni da quando giocava. Tanta umanità, tanta vicinanza, riconoscimenti, articoli, che se potesse vederli credo ne sarebbe orgoglioso. Credo sia anche questo uno dei motivi per cui amo il calcio, avrà tanti difetti, ma rimane uno sport meraviglioso che lascia emozioni che non passano nemmeno con gli anni.
 
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view post Posted on 31/10/2016, 01:15     +1   -1
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Bene, allora c'è una speranza per il futuro, pensavo fosse quasi tutto solo merda ma qualcosa di buono ancora c'è. Mettiamola così.
Ecco, sul discorso di quelli che vivono rincorrendo una palla credo sia impossibile spiegarlo a chi non ha la passione per questo sport, il 99,9% dei non amanti del calcio etichetta sempre così i calciatori ed i tifosi che, peggio ancora, seguono gente simile che guadagna milioni e se ne frega, bla bla.
Conosco l'intero campionario di luoghi comuni, so, so. :asd:
 
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33 replies since 7/11/2012, 14:33   326 views
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