| Bene, ho visto anche la gara di Long Beach... che dire, grandissima prova di Sato, primo giapponese a vincere una gara nella categoria: Takuma ha passato Power allo start, ha pensato a gestire le gomme nei giri iniziali, per poi dare il massimo nei giri precedenti al pit, dove ha sorpassato Hunter-Reay (che faceva un po' da tappo, con le gomme dure), ed è andato a chiudere il gap con Franchitti (che con pista libera aveva preso qualche secondo di vantaggio); sosta perfetta degli uomini della A.J. Foyt, problemi per Franchitti che torna addirittura in 3° posizione (dietro a Power), prima posizione guadagnata e gara controllata alla perfezione, senza strafare soprattutto nelle ripartenze: nell'ultima, infatti, c'era la presenza di Kimball, doppiato, che il giapponese ha lasciato opportunamente sfilare, prima di vederlo sbattere alla curva 1, anche se comunque il californiano è ripartito. Nel finale Sato ha tenuto dietro Rahal senza particolari affanni, ed è andato a tagliare il traguardo in regime di Caution, dando alla squadra una vittoria che mancava da più di 10 anni.
2°, come detto, Graham Rahal, autore di una grande prestazione dopo un inizio di campionato difficile: partito abbastanza bene, ha guadagnato alcune posizioni alla prima ripartenza (Caution causata da Saavedra, andato a muro alla curva 9 nel tentativo di passare la De Silvestro), un altro paio dopo la prima sosta, per poi approfittare anche di qualche sventura altrui, come quella di Conway che perde potenza e crea qualche problema alla 2° ripartenza (Caution causata da Tagliani e Kimball incastrati alla curva 8, e da qualche detrito sparso a causa della toccata di Allmendinger su Hildebrand), in aggiunta ad una gran staccata ai danni di Power, che in un solo colpo passa 4°. Proprio alla prima curva avviene un altro contatto, con Hinchcliffe che aggancia Kanaan e colpisce l'incolpevole Viso, quest'ultimo poi ripartito in coda al gruppo, mentre il primo si è dovuto ritirare; nel successivo restart, Rahal ha superato anche Franchitti, guadagnando una grande 2° posizione, che non ha più mollato.
3° Wilson, partito addirittura terzultimo per non aver preso parte alle qualifiche (a causa di un problema con l'ala posteriore), e autore di una poderosa rimonta, condita da una miriade di sorpassi, e coadiuvata da un set di gomme extra nuove. Solo 4° il Poleman, Franchitti, che dopo un ottimo inizio è via via scivolato dietro, dando la sensazione di non avere proprio il passo per poter rispondere agli altri: punti comunque molto importanti, visto l'inizio difficile avuto nelle altre due gare, e anche le sfighe avute, stavolta, dagli avversari. Hunter-Reay, infatti, dopo un discreto inizio è finito in mezzo al gruppo dopo la prima sosta, molto lenta, per poi finire nelle retrovie per aver danneggiato l'alettone nel casino avvenuto alla seconda ripartenza: alla fine si è ritirato poco dopo la metà gara, valutando male lo sporco fuori traiettoria nel tentativo di passare la Beatriz, finendo dritto ancora alla curva 8; anche Power è sceso di posizioni con l'andare della gara, per poi uscire definitivamente dai punti dopo il 4° restart: l'australiano è stato costretto ad una doppia sosta ravvicinata, con Vautier che lo ha toccato mentre questi si stava fermando nella piazzola, e l'aggiunta di qualche problema al posteriore della sua vettura. I favoriti per il titolo, comunque, erano in evidente difficoltà con il setup, e non hanno mai dato la sensazione di poter aumentare il ritmo.
Proprio la prestazione pura di Vautier è da segnalare: il francese, partito dalle retrovie, ha tamponato Dixon (partito ultimo) al primo giro, bucandogli la gomma posteriore destra, e rovinando la gara di quest'ultimo, costretto ad un difficile e non riuscito recupero per entrare nella Top 10. Il francese è stato penalizzato, ma non si è dato per morto, ed ha dato vita ad un gran recupero, tanto che è anche riuscito a posizionarsi nel podio virtuale a metà gara circa, per poi finire dietro (con un altra penalità) per quanto successo in corsia dei box con Power. 5° Hildebrand, autore di una gara concreta, che ha approfittato dell'incidente, nel finale, occorso tra Servia e Kanaan, con il primo che ha tentato un sorpasso abbastanza azzardato, finendo per mandare a muro il brasiliano, che ha corso in maniera molto lucida, non invischiandosi in pericolose bagarre, e approfittando delle sventure altrui. Oriol ha quindi tagliato il traguardo in 6° posizione, a precedere Andretti, autore di una buona rimonta dopo aver danneggiato il musetto nelle fasi iniziali, e Pagenaut, sfortunato nel rientrare ai box proprio mentre avveniva l'incidente del Campione del Mondo, di fatto facendolo scendere in 11° posizione. 9° la De Silvestro, 10° Castroneves, costretto ad entrare ai box poco dopo lo start per aver tamponato Conwey. La rimonta di Dixon si è fermata all'11° posto.
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