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| Avevo ottime sensazioni sin dal pre-lockdown riguardo alla Coppa Italia, dopo la vittoria a Milano ero quasi sicuro che potessimo portarcela a casa, in barba alla scaramanzia.
Non era assolutamente una partita facile contro una squadra che sulla carta - per quanto soffra la partita secca - era nettamente superiore a noi. Gattuso ha impostato la partita in maniera passiva, lasciando il pallino del gioco in mano alla Juventus, difendendosi ordinatamente - schieramento molto efficace, eccezion fatta per qualche sbavatura che può succedere, ma che andrebbe comunque limitata - e ripartendo in contropiede nel momento in cui sorgesse l'opportunità.
Il risultato è che nei 90 minuti abbiamo creato pericoli in più: palo con Insigne, Demme al primo tempo, Milik al secondo e l'occasione rocambolesca finale, per cui le bestemmie si sono sprecate. Juventus con poco mordente, poco cattiva e nel secondo tempo non ha potuto contare neanche sulla supremazia territoriale - 57% - 43% il possesso nella seconda frazione - chiudendo sempre nella seconda parte di gara con un misero tiro in porta e varie conclusioni da dimenticare e molto male l'attacco, soprattutto Ronaldo. Di sicuro non era facile questa sera, visto anche quanto bene era organizzato il Napoli, ma è già il secondo trofeo che i gobbi si fanno scappare in stagione, nella speranza che ce ne siano altri. Nel complesso non è stato un belvedere di partita, abbastanza noiosetta e con tanti punti morti, di sicuro una delle finali più brutte degli ultimi anni, il contorno vuoto ha fatto la sua parte.
Ho poco da rimproverare ai ragazzi, nonostante qualche sbavatura. Nella lotteria dei rigori sono stati molto lucidi, bene organizzati ed i pericoli li hanno creati. Ora chiudiamo degnamente il campionato e facendo ciò che è nelle nostre corde.
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