Johan Cruijff

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Alexìto
view post Posted on 29/7/2013, 08:07     +1   -1




Se è vero che ogni rivoluzione ha un volto, anche il Sessantotto calcistico ebbe il suo "Che". Niente barba, niente sigaro, faccia da beatle piuttosto, per il condottiero di una rivolta senza barricate: la rivoluzione arancione del calcio totale. Johan Cruijff fu l'alfiere del nuovo corso varato da Michels e proseguito da Kovacs all'Ajax degli ultimi anni Sessanta. L'utopia di un calcio fatto di movimenti incessanti, di alternanza nei ruoli, di giocatori capaci di uscire dalle rigide classificazioni degli spartiti tradizionali, trovò in lui l'interprete capace di tradurla in realtà. In che ruolo gioca Giovanni il Grande? Impossibile spiegarlo secondo i vecchi criteri. È un attaccante, sì, ma senza fissa dimora: svaria, rientra, difende, imposta, conclude. Il tutto a velocità doppia rispetto a quella dei suoi colleghi. Non esistono modelli a cui ricondurre un giocatore che si distingue anche dal numero: non gli bastano quelli dall'1 all'11 ; Cruijff per tutta la carriera indosserà il 14, intimo riferimento al primo successo. Aveva 14 anni quando vinse, con l'Ajax il suo primo titolo giovanile. Johan era un "lanciere" dalla nascita: i suoi genitori abitavano a due passi dallo Stadion De Meer, in cui lui entrò per la prima volta a 4 anni. Alla morte del padre ne aveva 12 e fu praticamente adottato dall'Ajax, che aveva assunto la madre come lavandaia.
 
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