E' morto Eusebio, Leggenda del calcio portoghese

Addio al leggendario Eusebio
Fece grande il Benfica

Si è spento a 71 anni il campione portoghese originario del Mozambico. Col club di Lisbona vinse la Coppa dei Campioni nel 1962 e nel 1966 con 9 gol trascinò il Portogallo al terzo posto nel Mondiale. Nel 1965 vinse il Pallone d'Oro

È morto Eusebio da Silva Ferreira, leggenda del calcio portoghese e mondiale. Secondo quanto riferisce il quotidiano sportivo portoghese A Bola, l'ex grande campione nato in Mozambico è deceduto questa mattina, alle 3.30, vittima di un arresto cardiaco. Col Benfica vinse la Coppa dei Campioni nel 1962 e nel 1966 con 9 gol trascinò il Portogallo al terzo posto nel Mondiale. Nel 1965 vinse il Pallonde d'oro.

PANTERA NERA — Ambasciatore del calcio portoghese nel mondo, la Pantera Nera era da tempo malato. Nel giugno 2012 era stato ricoverato per diverse settimane presso l'Ospedale da Luz di Lisbona, in seguito a problemi cerebrovascolari accusati mentre era in Polonia, a seguito della Nazionale portoghese per gli Europei. Eusebio si era sentito male a Poznan ed era stato ricoverato in ospedale prima di essere trasportato in Portogallo.

I TRIONFI — Considerato uno dei migliori giocatori di tutti i tempi, Eusebio ha giocato nel Benfica e nella Nazionale. Col club di Lisbona vince subito il campionato e coppa nazionale ed esplode nella finale della Coppa dei Campioni del 1962, quando realizza una doppietta nella finale vinta per 5-3 contro il Real Madrid. Col Benfica vince tutto: 11 titoli nazionali, 5 coppe nazionali e una Coppa dei Campioni (ma con altre tre finali raggiunte. Con il Benfica realizzò 291 reti in 313 partite di campionato, 57 in incontri internazionali. Con la Nazionale andò in gol 41 volte in 67 incontri.


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Oggi è scomparso una delle più grandi Leggende nella storia di questo sport, il fuoriclasse portoghese Eusebio, probabilmente l'unico giocatore dell'epoca in grado di reggere il confronto con Pelé, grazie a un perfetto mix di atletismo e doti tecniche fuori dal comune. Inutile citare il suo formidabile palmarès, che comprende anche una Coppa dei Campioni (memorabile il 5-3 rifilato dal suo Benfica al Real Madrid in finale, con la Perla Nera autore di una doppietta) e un Pallone d'Oro vinto nel 1965. Un anno dopo trascinò il Portogallo fino al terzo posto nel Mondiale inglese: a mio parere l'Eusebio visto nel '66 è il giocatore più dominante mai ammirato in una Coppa del Mondo dopo l'inarrivabile Maradona di vent'anni dopo. Irreale ciò che fece contro la Corea del Nord, che pochi giorni prima aveva giustiziato l'Italia. Siamo ai Quarti di Finale. Dopo 25' i nordcoreani sono incredibilmente avanti di tre gol. Poi sale in cattedra lui, Eusebio, che tra il 29' e il 59' mette a segno un formidabile poker, che capovolge la situazione e permette al Portogallo di raggiungere per la prima volta nella sua storia le semifinali di un Campionato del Mondo.

3 giorni di lutto nazionale in Portogallo.

D'accordissimo ovviamente sul minuto di silenzio, non però sul fatto che sia stato dimenticato: è ritenuto da tutti gli storici uno dei giocatori più forti di ogni epoca, in ogni classifica (per quello che possano valere) compare nelle prime posizioni, solitamente in top-10. E' giudicato quasi unanimamente il più forte della sua generazione (ricca di fuoriclasse), dopo Pelé.