E' giunta al capolinea l'avventura di Luciano Spalletti sulla panchina dello Zenit. Fatale, dopo la figuraccia rimediata nell'andata degli Ottavi di Finale contro il Borussia Dortmund, lo sconcertante pareggio a reti bianche maturato ieri in casa contro il modesto Tom Tomsk. Manca ancora l'ufficialità sul sito, ma è saltato al 100%, lo hanno già esonerato. La squadra verrà affidata fino al termine della stagione a Sergey Semak.
Era ora. Mi sento tutto a un tratto RIGENERATO, per la prima volta ottimista dopo un anno e mezzo terribile. Per carità, le responsabilità non saranno state tutte sue e non vanno dimenticati i successi ottenuti nelle prime due stagioni (da quel punto di vista gli sarò per sempre grato), ma aveva abbondantemente fatto il suo tempo, non si poteva più continuare così, rischiavamo di diventare la barzelletta d'Europa. Decisione che arriva con almeno un anno di ritardo... ma, come si suol dire, meglio tardi che mai!
Una scossa andava data. Non si poteva continuare così. Il tecnico italiano aveva completamente perso il controllo della situazione. Certo, col senno di poi per tenere lui ci abbiamo rimesso Denisov e Shirokov (mandato via giusto una settimana fa, pensate voi
)... Non penso proprio ne sia valsa la pena
. Ma quel che è stato è stato. Ora l'importante è uscire da questa situazione una volta per tutte.
Si era arrivati a un punto di non ritorno. Eravamo senza un gioco, senza idee, senza entusiasmo, senza passione, senza carattere, senza un'identità, senza un'anima... Senza nulla.
La fine di una lenta, lunga, interminabile agonia.