Cazzo, Ballardini l'avevo rimosso..
Sostanzialmente condivido il pensiero di tutti, due sopravvalutati notevoli, ma tra i due prenderei comunque Penitez. Il che è tutto dire.
Ad inizio carriera, come ricordato da Rosen, erano entrambi al top: Benitez a Valencia fece un miracolo, vincendo due campionati spagnoli (anche se Real e Barcellona non erano quelli attuali...il Madrid era ormai "galacticizzato" e il Barça doveva ancora arrivare alla sua epopea d'oro), mentre il Mancio annullò l'esperienza non esaltante di Firenze (con molti alibi) facendo un bel calcio ed ottimi risultati alla Lazio.
Poi, quasi contemporaneamente, si sono imborghesiti.
Mancini è arrivato all'Inter, cercando di mantenere quella freschezza che aveva messo in mostra nella capitale, ma dopo troppi pareggi iniziò ad imbottire la squadra di gente forte fisicamente, puntando molto meno sulla palla a terra e sul gioco corale.
Penitez nel frattempo sparava l'ultima cartuccia ad Istanbul, vincendo con un altro miracolo una partita già strapersa, nella quale Ancelotti l'aveva ridicolizzato sotto ogni punto di vista.
Anche in quello si iniziava ad intravedere l'unico tratto differente tra i due: la confidenza con l'Europa e le partite ad eliminazione diretta.
Il ciuffo, salvato da esonero certo da calciopoli vinse praticamente senza meriti uno scudetto da record, dato che arrivare secondo quell'anno sarebbe stato difficile pure per il già citato Ballardini.
Nel frattempo in Champions usciva sempre, presto e contro avversarie non all'altezza di quell'Inter: Villareal, Valencia e Liverpool....guarda un po'.
Allenato da Benitez.
Che però in premier non combatteva mai per il titolo, finendo a 20-30 punti di media dalla prima.
Mancini ha grattato ancora due titoli nazionali (più coppette varie) all'ultimo secondo, grazie ai miracoli di Ibra ed Aguero, Penitez ha continuato a far ridere in campionato, arrivando invece sempre abbastanza avanti in Europa (finale persa col Liverpool, vittoria in EL col Chelsea).
E si è arrivati ai giorni nostri, coi due reduci da alcuni esoneri (tali o mascherati da dimissioni....per uno Inter, City e Galatasaray, per l'altro Liverpool, Inter e Chelsea), tornati in Italia a cercare di incantare ancora serpenti, con modesti risultati.
Penitez è al secondo anno al Napoli, con una squadra che doveva quantomeno lottare per lo scudetto ed entrare diretta in Champions (molti non lo ricordano, ma prima che Garcia facesse i miracoli, si parlava solo di duello Juve-Napoli), fare gli ottavi di Champions. Risultati inferiori alle attese, altalena continua, gioco scadente, mentalità perdente, testardaggine pazzesca su uomini e schemi.
Mancini invece ha provato a riciclarsi in un ambiente dove tutti lo adorano (non si sa perchè, visti i meriti avuti nei nostri primi successi), sapendo che dopo Mazzarri (cacciato a suon di fischi e laser in faccia) anche Moggi sarebbe stato apprezzato come successore.
E nonostante ciò è riuscito in 4 mesi a fare meno punti, a fallire ogni singolo obiettivo, a bruciare il nostro secondo miglior giocatore in rosa, a non dare uno straccio di gioco od impostazione per l'anno prossimo, a far spendere un sacco di soldi per rimanere nella stessa melma, a non fare probabilmente neanche l'EL l'anno prossimo.
Si diceva: con Mazzarri si è vinto soffrendo col Cesena in 10.
Ecco, ieri sera si è pareggiato in casa, col Cesena.
Due mediocri allenatori, con limiti evidenti ma che godono di una stampa favorevolissima e che inspiegabilmente vengono da sempre percepiti come molto superiori a quelli che in realtà sono.
Con la differenza che uno è oggettivamente bravo a preparare le partite senza un domani, le finali, i turni di coppa.
L'altro fa cagare pure in quello.
Il sogno di vederli entrambi fuori dai coglioni a giugno è poco percorribile (al 50% è certo, manca purtroppo l'altro 50%....ma non si sa mai), ma rimane. Di due così non sentiremo la mancanza.