| Purtroppo il Napoli ha ceduto mentalmente dopo lo scontro diretto perso immeritatamente. Ha mancato diverse occasioni, ha perso punti stupidi, il nervosismo è cresciuto sempre più. La perla di Higuain è stata l'ultima goccia, ed il Pipita necessita assolutamente di un corso di autocontrollo, se vuole evitare di diventare il nuovo Amarildo (attaccante anni '60 brasiliano, che veniva espulso ogni 2 per 3, per reazioni a provocazioni). Ok, ha fatto 30 gol, eccezionale. Ma in ogni singola partita inveisce ed urla contro chiunque: al compagno che non gli ha passato la palla, al difensore, all'arbitro. Il secondo giallo era lampante, non ho visto il primo, ma a quel punto l'espulsione era automatica (e non puoi, da ammonito, tirare un calcetto a palla lontana). Quindi squalifica di un turno. Ha messo le mani addosso all'arbitro, dopo averlo insultato per 30 secondi buoni, le altre 3 giornate sono perciò il minimo sindacale. Ora la Roma ha una speranza seria (solo ora) di arrivare seconda, perché il Napoli, perso lo scudo, potrebbe crollare. Sull'Inter che dire? Vai in vantaggio con un rigore molto generoso dopo pochi minuti, hai di fronte una squadra scarsa e demotivata, il primo tempo dovrebbe già chiudersi sul 3-0. Invece si cazzeggia, ritmi da oratorio, le solite zero idee mischiate al nulla e basta un Toro motivato ad inizio ripresa per ribaltare l'incontro. Sull'1-1 in 10, eravamo già messi male, ma la simulazione di Belotti, che ci ha ridotti in 9 e sotto 1-2, è stata il ko definitivo.
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