33° giornata Serie A 2015/2016

Comunque l'argomento del giorno è la guerra Totti-Spalletti.
Ora, i casi sono 3:
1) Spalletti è scemo, pensava di fare fuori Totti senza subirne le conseguenze.
2) è stato pagato profumatamente per immolarsi al posto di Pallotta, che possedendo il club non poteva permettersi di essere ricordato come colui che pose termine alla carriera der gabidano.
3) sapeva tutto ma l'ha fatto per vendicarsi dell'esonero patito anni fa, al quale Francè certamente non si oppose, anzi.
Comunque ora la situazione è esplosiva, previste contestazioni ulteriori allo stadio, ambiente spaccato.
Unica nota lieta è l'avere dietro l'Inter di Mancini , se fosse stata una squadra seria, i preliminari di CL sarebbero stati molto a rischio, perché in questo finale di campionato, tra calo nelle prestazioni, polemiche e Dzeko che sbaglia gol pure con le mani, i giallorossi al massimo faranno 10 punti.

mai più, già fatto l'errore nel 2004.
Per rispondere a Rosen: i giocatori sono forti, a parte la lacuna regista voluta dal fesso, ne cambierei ben pochi.
È che quando non hai né gioco, né organizzazione, né una minima idea di calcio, con l'aggravante che ogni settimana cambi modulo, uomini ecc.., i risultati sono altalenanti per forza.
Klopp dimostra che un grande allenatore può anche dare qualcosa entrando in corsa, le balle sparate l'anno scorso per giustificare il suo fallimento si sono rivelate bufale quest'anno. E dei buoni risultati a babbo morto non cambieranno il giudizio, l'obiettivo minimo insindacabile (tecnico ed economico) era il terzo posto e non lo si è ottenuto neanche essendo primi alla diciottesima.
E pensare che per ovviare alla mancata qualificazione in CL si parla di cedere Icardi o Brozovic. Cioè, oltre il danno,la beffa.