| Purtroppo è andata come temevo, l'Atletico aveva già eliminato il bluff in campo (Messi) di questo secolo e quello in panchina (Guardiola), l'happy end era poco probabile. Anche perché col Real qualcosa va sempre storto, l'altra volta fu una sculata all'ultimo secondo, stavolta i rigori, è chiaro che il karma sia favorevole ai nobili di Madrid. La differenza tecnica era notevole, l'arbitro nmha ignorato un fallo netto di mano di Ramos in area oltre a non espellere lo stesso giocatore quando al 92' ha cercato di tagliare via le gambe a Carrasco. L'Atletico ha subito l'impatto con la finale nel primo tempo ma il Real non ha fatto quasi nulla, a parte un gol in fuorigioco. Ronaldo era in campo solo per gli sponsor, perché di fatto non poteva clinicamente giocare, un po' come Baggio 22 anni fa. Solo che lui il rigore l'ha segnato. Con l'ingresso di Carrasco, nella ripresa, c'è stata una sola squadra in campo, la campione d'Europa morale. Il belga ha fatto cose clamorose, gol a parte, dimostrando che il vero fenomeno del suo paese è lui, non quel soft sopravvalutato del Chelsea. Zidane certamente è un uomo fortunato, ha fatto come Di Matteo col Chelsea, e come lui finirà, viste le idee di calcio (zero) espresse. Però la Champions resta, il gioco scadente o gli accoppiamenti pilotati non possono certo diminuire il valore dell'undicesima. Anche se non gli servirà per fare carriera, quella che per il Cholo è già straordinaria, dato che negli ultimi 3 anni è per distacco il migliore al mondo in panchina. Le dispute su cholismo si o cholismo no, servono solo per distogliere l'attenzione sulla bravura clamorosa dell'allenatore, concentrandosi su bugie assurde (che la sua squadra giochi da schifo) o su verità poco influenti (cioè alcuni comportamenti antisportivi). È utile soprattutto ai mezzi falliti come Guardiola, che sul piano dei risultati e tatticamente, è stato sculacciato e deve cercare giusfificazioni (lui o i suoi sostenitori) al fatto che il Bayern prima di lui venisse da due finali perse ed una vinta in 4 anni, e che in un triennio non sia mai riuscito a portare uno squadrone incredibile all'ultimo atto, mentre Simeone nello stesso periodo di tempo, con un team che valeva un terzo, abbia perso due finali in maniera inspiegabile. C'est la vie. Il sogno è che dopo la delusione, magari grazie ai cinesi, il Cholo venga in Italia a riportare l'Inter dove deve stare. Ma è ovviamente solo una pia speranza.
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